Maxixe (berillo)
La storia e la gemmologia del berillo maxixe; dati fisici, chimici, ottici e associate proprietà soprannaturali tradizionali.
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Il berillo maxixe avrebbe potuto diventare una gemma molto famosa. I suoi colori possono talvolta rivaleggiare quelli dello zaffiro. tuttavia, poco dopo la sua scoperta, nel Minas Gerais, in Brazile, nel 1917, si capi’ che la splendida colorazione di questo cristallo svaniva in poco tempo con la luce del sole. Con gli anni sono stati creati sistemi per riprodurre la sua vividezza (berilli “di tipo” maxixe), tuttavia il problema non e’ stato risolto. Resta una gemma con un suo fascino ed un tesoro per i collezionisti. Scopri la sua storia e gemmologia scaricando o visionando la scheda completa (documento in PDF, qui sotpra). Clicca qui sopra per visionarla o scaricarla.
Colori:
La gamma cromatica tipica va dall’indaco, blu fiordaliso a tonalità più scure con saturazione anche vivida. Esistono anche rari esemplari viola (questo colore e’ docuto all’irraggiamento).
Depositi:
Unica fonte conosciuta:
Brasile (Minas Gerais, Itinga, Taquaral, valle del Piauí).
Trattamenti:
Irraggiamento
RI e Birifrangenza:
1.578 to 1.595
0.003-0.013
Durezza:
7,5-8,0
Scoperto nel:
1917
Agente cromatoforo:
Il centro del colore blu nel berillo di tipo Maxixe è creato dall’irradiazione, mentre il centro del colore Maxixe è di origine naturale. Essi normalmente presentano un dicroismo opposto a quello dell’acquamarina.
Segno Zodiacale:
NA
Chakra:
NA
Valore per pezzo:
$5-1000+
Formula chimica:
Be3Al2(SiO3)6