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Taglio francese

Gli albori della storia del taglio

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Storia delle gemme

Sezione laterale

Sezione superiore

Sezione Inferiore

Anno di creazione

XIV secolo

Tipo di Taglio

Antico

Numero Faccette

Totale

13 (antico)

18-24 (moderno)

Parte superiore

9 – 9-15

Parte Inferiore

4- 9 (con apice)

Caratteristiche generali

Il taglio alla francese antico aveva solo 9 faccette della corona, con la faccetta della tavola di forma quadrata o romboidale, diagonale rispetto al resto della corona. Ai 4 lati della tavola ci sono quattro sfaccettature triangolari che puntano verso gli angoli della corona. Questo dà l’aspetto di una stella a 4 punte. Il padiglione è diviso in 4 faccette principali.

 Complessivamente, un diamante con moderno taglio francese dovrebbe avere almeno 18 faccette e fino a un massimo di 24. A causa del numero ridotto di tagli, il tagliagemme dovrebbe essere estremamente preciso con le misure.

Storia

Versione antica

Il taglio francese è uno degli stili più antichi di sfaccettatura e risale probabilemnte alla seconda metà del Trecento. Nonostante esso sia tra i primi, divenne  apprezzato solo a partire dal Seicento, allorchè divenne il favorito di molti nobili (fino a quando non fu introdotto il taglio brillante). Data la sua apparizione tra le prime forme di modifica del cristallo originale e la conseguente inesperienza dei primi diamanti e la carenza di equipaggiamento sofisticato, le faccette delle prime gemme così lavorate erano spesso frastagliate ed asimmetriche.

Questo stile è l’evoluzione di un precedente stile di sfaccettatura noto come taglio a tavola, il primo primo verso stil di alterazione del cristallo originale della storia.

 Il taglio a forbice è una varietà del taglio francese e offre un tipo di lavorazione leggermente più elaborato. I primi diamanti sfaccettati, col primitivo taglio da tavola, divennero popolari in Europa (in particolare nelle aree dell’attuale Italia, Gran Bretagna e soprattutto in Francia, per cui il nome) ed in Medio Oriente. Man mano che i diamanti tagliati a tavola crescevano in popolarità tra i nobili, si svilupparono ulteriori modellature delle pietre preziose. Nel tempo, sono state aggiunte altre quattro faccette triangolari all’area della corona. Questa forma era già più esclusiva e accattivante, soprattutto se comparata con la pietra grezza o semplicemente lucidata, ma ulteriore attrazione veniva dalla maggiore quantità di luce riflessa quando il diamante si muoveva rispetto all’osservatore (o viceversa).

Nel 1800, esso ebbe un ritorno di fiamma, che condusse ad una sua evoluzione e miglioramento di simmetria e proporzioni. Tali miglioramenti furono resi possibili da tecniche ed attrezzi di lavorazione molti più avanzati rispetto a quelli del Quattro-Cinquecento, inoltre i gusti estetici più recenti richiesero l’aggiunta di alcune faccette.

Versione Moderna

Il taglio francese come lo conosciamo oggi risale all’inizio del XX secolo. Prima di allora era disponibile in un’ampia gamma di combinazioni, anche se solo un paio di tali lavorazioni sono sopravvissute fino ad oggi. Molti degli stili vengono desunti da dipinti o immagini di testi, più che da esemplari reali che hanno vinto al sfida col tempo. La maggior parte dei diamanti antichi sono stati rimodellati con stili più moderni in varie occasioni, per cui poco o nulla del materiale originale e’ giunto al tempo presente. Il taglio francese moderno raggiunse la massima popolarità durante il periodo Art Déco, dal 1919 al 1930 (1940 negli USA).

Questo periodo artistico è noto per i suoi disegni semplici e geometrici ed il taglio francese rispondeva agli standard predominanti di arte e architettura dell’epoca come nessun altro. La cultura del periodo esibiva spesso gemme dal taglio francese come accenti su castoni, bracciali e orologi. Questo stile veniva spesso preferito poiché presentava un aspetto più vivace rispetto a quello offerto da pietre di taglio a gradini o di taglio Carré. Esso non venne utilizzato solo per i diamanti, ma anche per zaffiri, rubini, smeraldi ed pietre preziose.

Il più grande vantaggio di questo stile era forse proprio la sua semplicità, ideale anche, appunto, per la lavorazione di piccole pietre, un’alternativa al taglio singolo, che in seguito gradualmente lo sostituì.

Dopo la recessione del 2008, alcune delle poche gemme antiche con taglio d’epoca, vennero rimesse sul mercato (per esempio nei banchi dei pegni) e qua e là si potevano trovare anche alcune dal taglio francese.

A causa della rarità di questi diamanti, ch normalmente venivano modificati con nuovi design, oggi essi possono valere di più delle loro controparti moderne.

Nome: Il termine taglio francese nacque probabilmente per la sua popolarità in Francia (dove forse fu inventato?). Sembra probabile che tale nome ” sia una creazione del XX secolo (in tal caso non si conosce il nome che ne definiva lo stile originale del Tre-Quattrocento)

Altri nomi: Esso viene anche utilizzato per una forma di taglio dei capelli (anche chiamato French Crop) ed un colpo accidentale nel gioco del Cricket.

In Inglese: French Cut

Processo di sfaccettatura

Esso si avvale di una sagoma quadrata (o, meno comunemente, rettangolare o addirittura trapezoidale.), se visto dall’alto perché si appoggia sulla forma ottaedrica del diamante naturale. Spesso denota una corona alta e motivi incrociati di faccette triangolari. Esso veniva applicato spesso ai cristalli di forma dodecaedrica (una delle più comuni dopo quella ottaedrica).

Può essere facilmente riconosciuto da una tavola romboidale ruotata di 90 gradi rispetto al profilo del diamante, creata tagliando un’estremità di un cristallo ottaedrico ben formato; ai suoi bordi vengono poste faccette  più piccole, per una maggiore brillantezza. Il padiglione è diviso in quattro faccette semplici, che nelle pietre meno antiche talvolta venivano divise a metà.

Variazioni:

Il tradizionale taglio francese è caratterizzato da una tavola a forma di rombo, sfaccettata sopra una corona quadrata o rettangolare. Nel tempo, tuttavia, la base originalmente quadratadella tavola, che rimase comunque la più diffusa,  si  evolse e diversificò.

Quando la pietra non era regolare, per motivi di inclusioni o di irregolarità del contorno, si poteva passare dalla perfetta simmetria della base quadrata ad una meno speculare, ma sempre regolare, con i lati di misure differenti: quella a base rettangolare (simile in generale alla forma a losanga, ma con la tavola disposta in maniera differente).

A volte un taglio francese poteva arrivare ad avere una forma ottagonale Per ottenere questa variazione, venivano smussati i quattro vertici in maniera che gli otto risultanti fossero di ugual misura.

Questa modifica migliorava il riflesso, con la luce che rimbalzava rapidamente e uniformemente su tutt ele faccette. Tale opzione divvenne maggiormente ricercata all’inizio del XX secolo.

Una particolarità delle pietre lavorate con questo stile è che quando vengono messi fianco a fianco diamanti a taglio francese (come diamanti laterali) talvolta, essi possono produrre effetti ottici piuttosto notevoli.

Inoltre, la forma geometrica adattabile consente a queste gemme di dare buona mostra di sè in quasi tutti i modelli di gioielli che siano essi semplici o sofisticati.

Esisteva anche un taglio francese a fondo piatto, che si riferiva a pietre senza padiglione (come quelle dal taglio a rosa). Le loro corone seguivano lo stile del tradizionale taglio francese.

Ritenzione peso

Variabile (alto su cristallo dodecaedrico)

Popolarità  

Oggi praticamente inesistente

Esemplari famosi

I design vintage e antichi sono tornati di moda. Dopo il 2010, alcuni gioielli, d’ispirazione Art Déco dell’inizio del XX secolo, hanno reso nuovamente, in qualche maniera, popolari i diamanti dal taglio francese.

Alcuni monili importanti, indossati da personaggi di spettacolo, dalle attrici di Hollywood alle modella dell’alta moda, hanno reintrodotto questo stile antico nel mondo dei preziosi contemporaneo.

Un esempio eclatante di quanto sopra proviene dall’anello di brillanti, con una pietra centrale da 6 carati di talgio a principessa, affiancata da diamanti di taglio alla francese. Il prezioso gioiello venne donato a Jessica Biel da Justin Timberlake.

Qualche anno dopo, Adam Levine, famoso per i Maroon 5, chiese la mano di Behati Prinsloo, una modella di Victoria’s Secret, con l’”aiuto” di un anello in platino, stile Art Déco, avente un diamante centrale affiancato da una pietra di taglio francese su ciascun lato. Anche l’attrice Scarlett Johansson fu fotografata mentre esibiva, nel 2014, un gioiello adornato con diamanti sfaccettati con questo antico motivo.

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