Il citrino, in natura, e’ una varietà di quarzo piuttosto rara (almeno nella qualità gemma superiore). Una grande quantità delle gemme di citrino che si trovano in commercio sono, in realtà, ametiste o quarzi fume’ trattati. Il citrino puo’ presentarsi in colori tenui, pastello ma anche in gialli ed arancioni molto carichi. Il basso costo della gemma, la sua buona durezza e durabilità fanno si’ che si presti sia a tagli sperimentali che a sculture di ogni tipo. Scopri la sua storia e gemmologia scaricando o visionando la scheda completa (documento in PDF, qui sopra). Clicca qui sopra per visionarla o scaricarla.
Colore:
Il citrino naturale, di un giallo purissimo e brillante, è un cristallo in realtà piuttosto raro, essendo per la maggior parte fortemente zonato e poco trasparente o quarzo fumé.
Sul mercato esistono gradazioni di questa tinta alle quali corrispondono altrettanti nomi commerciali, pensati proprio per il citrino: Giallo pastello, giallo toscano, fiore di tarassaco, giallo ambra, giallo dorato, giallo madeira. In generale, il citrino va da quasi incolore a gialle o arancioni molto carichi.
Agente cromatoforo:
Tracce di ferro (Fe3+).
Polariscopio-Carattere ottico:
DR (talora la figura “occhio di bue” nel polariscopio)
Durezza-lustro:
7,0, vitreo
Dispersione-trasparenza:
0.013 – Da trasparente a traslucido
Sistema-abito cristallino:
Trigonale
Trattamenti:
Irraggiamento, trattamento termico (dell’ametista per renderlo giallo), rivestimento
Formula chimica
SiO2
Gravità Specifica
2,60-2,70
Pleocroismo
Dicroico: Giallo / giallo leggermente più chiaro
Indice di Rifrazione
1.544 to 1.553
Sfaldatura
Debole lungo l’asse romboedrica dominante
Frattura
Concoidale
Valore (stima) $/carato
1-30
Segno zodiacale
Leo, Pesci, Sagittario, Scorpione
Chakra
Terzo occhio, plesso solare
Nome:
Dal latino citrus/m (limone) alcuni suggersicono anche citrules (sottaceto), probabilmente via etrusco dal greco antico κέδρος (kédros); passato poi al francese citron, per il suo colore giallo limone dovuto al suo contenuto di ferro.
Origini:
Antichissima: Difficile risalire alle prime menzioni, anche per l’utilizzo di nomi differenti che a volte indicavano la pietra e a volte il colore o alcune qualità.
Depositi principali:
Bolivia (Santa Cruz), Sri Lanka (Provincia di Sabaragamuwa), Uruguay (Dipartimento di Artigas), Canada (Ontario), Madagascar (Alaotra-Mangoro Analamanga Diana Ihorombe), Myanmar (Regione di Mandalay Regione di Sagaing), Brasile (Minas Gerais, Paraiba), Namibia, Russia e Spagna.