
Zaffiro (corindone azzurro-blu)
La storia e la gemmologia dello zaffiro, dati fisici, chimici, ottici e associate proprietà soprannaturali tradizionali.
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Lo zaffiro, che quando non ha altri descrittivi indica il corindone blu, e’ la pietra che piu’ rappresenta questo colore. Questo prezioso minerale ha rappresentato nobiltà e clero e da secoli viene visto come una gemma dai poteri forti e misteriosi. Oggi fa parte del piccolo gruppo di 4 gemme dette “le Grandi”, Questo prezioso quartetto deve tale soprannome al valore, storico, culturale ed anche di prezzo, considerato superiore a quello di tutte le altre pietre preziose. Scopri la storia (come su nessun altro sito) e le caratteristiche gemmologiche della tormalina nera. Scarica o visualizza la scheda completa (documento in PDF) qui sotto Clicca qui sopra per visionarla o scaricarla, oppure leggi le informazioni essenziali qui sotto.
Colore:
Il colore ha la maggiore influenza sul valore di uno zaffiro e gli zaffiri preferiti hanno una saturazione del colore da forte a vivida. Gli zaffiri blu più apprezzati vanno dal blu vellutato al blu violaceo, in tonalità medio-scure. Gli zaffiri con queste qualità comandano i prezzi più alti per carato. Gli zaffiri blu meno preziosi potrebbero anche essere grigiastri, troppo chiari o troppo scuri. Alcuni dei colori maggiormente noti sul mercato sono:
Fiordaliso, Pavone, Velluto, Reale, Indaco, Crepuscolo, Pastello, Inchiostrato.
Agente cromatoforo:
Principalmente ferro e titanio. Il ferro può essere presente nelle forme ioniche Fe2+ o Fe3+, mentre il titanio solo la configurazione ionica di Ti4+. Se Fe2+ e Ti4+ vengono sostituiti con Al3+, essi creano aree localizzate di squilibrio di carica.
Polariscopio-Carattere ottico:
DR
Durezza-lustro:
9, Submetallico, vitreo
Dispersione-trasparenza:
0.018- Da traslucida a trasparente
Sistema-abito cristallino:
Trigonale
Trattamenti:
Trattamento termico (tipico),
Riempimento di fessure e cavità, meno frequente che nel rubino (vetro, fondente, borax, piombo o altri materiali), riempimento con olii e polimeri (meno frequente), diffusione
Formula chimica
Al2O3 (+Fe, Ti)
Gravità Specifica
3.95 to 4.10
Pleocroismo
Dicroico: blu scuro (violacea) – blu verdastro
Indice di Rifrazione
1.768–1.772
o 1.760–1.763
Sfaldatura
Nessun vero piano di sfaldatura
Frattura
Concoidale, scheggiata
Valore (stima) $/carato
5-200.000+ (dipende dalla specie)
Segno zodiacale
Sagittario
Chakra
Terzo occhio-plesso frontale
Nome:
La parola “zaffiro” ha un’etimologia interessante; l’inglese è preso in prestito dall’ebraico סַפִּיר sappir, che deriva (la N spesso cade in ebraico prima di un’altra consonante) dall’antico iraniano sani-prijám (शनिप्रिय in sanscrito), che significa “caro a Saturno”; il secondo elemento, prija’ḥ, è affine all’inglese “free”.
Origini:
Antichissime, oltre 2000 anni in Oriente.
Depositi principali:
Depositi maggiori: Australia (New South Wales, Queensland), Madagascar (Anosy, Atsimo-Andrefana, Atsimo-Atsinanana, Diana, Ihorombe-Ilakaka, Vakinankaratra), Myanmar/Birmania (Stato del Kachin, Regione di Mandalay, regione del Sagaing, Stato dello Shan), Sri Lanka (Provincia Centrale-Elahera, Provincia del Centro Nord-Polonnaruwa, Provincia Sabaragamuwa, Provincia Uva, Provincia Occidentale-Colombo).
Altri depositi sono presenti in tutti i continenti.