
Diamanti marroni
La storia e la gemmologia dei diamanti marroni, cognac, champagne etc.; dati fisici, chimici, ottici e associate proprietà soprannaturali tradizionali.
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II marrone e’ il colore piu’ comune in natura e quindi anche il meno raro. Fino alla fine del secolo scorso, i diamanti marroni venivano destinati quasi immancabilmente all’utilizzo nell’industria. Oggi queste pietre si stanno facendo largo tra le gemme fantasia. Accessibili a tutti, devono la loro piccola ascesa alla miniera Argyle, in Australia, che ne ha promosso il valore chiamandoli, invece che marroni, cioccolara, champagne, cognac ecc. . Scopri la sua storia e gemmologia scaricando o visionando la scheda completa (documento in PDF). Clicca qui sopra per visionarla o scaricarla.
Colore:
I diamanti marroni (di qualità gemma e non) sono i più frequentemente estratti dal sottosuolo in tutto il mondo.
Nel sistema perfezionato da Rio Tinto (Argyle) i codici da C1 a C7 vengono utilizzati per indicare colori e tonalità differenti:
I veri diamanti champagne sono classificati come C2-C3 e i diamanti cognac sono C4-C7. Naturalmente, questo grado di colore non sarà necessariamente sul certificato di un diamante.
I diamanti marroni sono classificati dal GIA rispetto a delle pietre di paragone marroni e i rapporti di classificazione includono un commento che descrive il colore per i gradi da K a Z.
I diamanti marroni al di fuori della scala da D a Z hanno il potenziale per ricevere gradi Fancy Light Brown, Fancy Brown o Fancy Dark Brown, a seconda del loro tono.
Le pietre al di fuori della scala da D a Z hanno il potenziale per ricevere i gradi Fancy Light Brown, Fancy Brown o Fancy Dark Brown, a seconda del loro tono. I diamanti marroni variano in tono da molto chiaro a molto scuro.
Agente cromatoforo:
Esistono diverse cause per il colore marrone, inclusi il trattamento di irradiazione, le impurità di nichel e i difetti del reticolo associati alla deformazione plastica; l’ultima è la causa predominante, soprattutto nei diamanti puri. Nel 90% dei casi, infatti, il colore (non omogeneo) si sviluppa quando la deformazione plastica crea dei vuoti (in quantità di almeno 40-60 PPM) nei piani di atomi di carbonio, o sposta alcuni atomi nel reticolo cristallino del diamante. Questa deformazione si sviluppa lungo i cosiddetti piani di planata, gli spazi nei quali si concentra il colore e che possono apparire come “grana” (graining in inglese). una serie di fasce marroni parallele,
Polariscopio-Carattere ottico:
SR
Durezza-lustro:
10, adamantina
Dispersione-trasparenza:
0.044 – trasparente
Sistema-abito cristallino:
Cubico
Trattamenti:
Primari: irradiazione, ricottura, alta pressione, alta temperatura (HPHT), meno impattanti sul colore: foratura laser, riempimento della frattura, rivestimento (il marrone vale, generalmente, meno di tutti gli altri colori)
Formula chimica
C (tipicamente intorno al 99,95%)
Gravità Specifica
3.516–3.525
Pleocroismo
Assente
Indice di Rifrazione
2.417
Sfaldatura
Distinta – ottaedrale (4 direzioni)
Frattura
Complessa, irregolare
Valore (stima) $/carato
1.000-5.000+
Segno zodiacale
Vergine
Chakra
Plesso solare
Nome:
Adamas e Vajra – Etimologie e Confronti
Il nome diamante deriva dal greco antico ἀδάμας (adámas), “inalterabile”, “indistruttibile”, “indomito”, da ἀ- (a-), “non-” + δαμdam (damáō), “io sopraffaccio”, o io “addomestico”.
Origini:
Incerta: India, da 6000 a 2500 anni fa.
Depositi principali:
Si trova in tutti i depositi del mondo.